Mondello è una frazione litoranea e località turistica di Palermo.
Sorge attorno ad un'ampia baia, racchiusa tra il Monte Pellegrino e il Monte Gallo, che risulta distaccata dal centro urbano per mezzo del Parco della Favorita. La spiaggia è considerata la più celebre del capoluogo, sia a livello nazionale che internazionale. Per via della particolare posizione, insieme alla peculiare conformazione del litorale, alla notevole fitodiversità, alle testimonianze di vita umana e animale risalenti fino al Paleolitico, il territorio riveste una notevole importanza per lo studio della flora endemica, della geologia italiana, della paleontologia e dell'arte preistorica. Tale località registra inoltre un interesse architettonico per la varietà di stili impiegati nel corso della sua trasformazione in città giardino nel primo Novecento, con particolare riferimento alle ville e strutture ricettive in stile Liberty costruite sotto l'operato della scuola di Ernesto Basile, che hanno reso la baia un itinerario di rilievo per la storia dell'Art Nouveau in Italia e nel Mediterraneo.
L'origine etimologica del nome Mondello, che dalle testimonianze storiche risulta essere utilizzato già dal XVI secolo, è incerta e coesistono oggi più versioni. Secondo la più accreditata, si tratterebbe di una corruzione dell'arabo al mondellu, tradotto in "palude", poiché nei secoli di dominio islamico sulla Sicilia il territorio era caratterizzato dalla presenza di un vasto pantano. Altri studiosi ritengono che derivi dal latino Mons Deli, con cui si identificava l'attuale Monte Gallo, chiamato Monte di Delo in riferimento all'isola natale del dio Apollo. Potrebbe altresì provenire dalla parola siciliana munnieddu o munneddu, un'unità di misura di derivazione araba utilizzata fino al periodo borbonico ed equivalente a 272,82 are, che doveva corrispondere all'estensione dell'antica Mondello.